ALSERIO 10

Asti Architetti completa il progetto di un complesso residenziale dalle forme organiche e fluide nel dinamico quartiere Isola.

Isola, quartiere storico e popolare milanese - il cui nome deriva dalla condizione di isolamento fisico causato dalla linea ferroviaria che nel tempo ha allontanato il quartiere dal centro urbano - vive oggi una rinascita, divenendo simbolo della rigenerazione urbanache ha interessato l’area di Porta Nuova. Ricongiunto con nuovi collegamenti alla città, il quartiere Isola è il luogo di nuovi interventi residenziali progettati da Asti Architetti tra cui Alserio 10.

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Nel nuovo progetto di via Alserio 10 a Milano, Asti Architetti parte dal cambio di destinazione d’uso, da uffici a residenze, per dare il via alla riqualificazione e valorizzazione dell’intero isolato, con un nuovo edificio dalle forme organiche e fluide caratterizzato da 70 ampi appartamenti affacciati su terrazze. E’stata conservata la struttura originaria dell’edificio, progettato da Melchiorre Bega nel 1968 e sono state mantenute le facce curve enfatizzate dalla presenza di ampie aperture a tutta altezza per la quale sono stati utilizzati materiali ad effetto naturale.

Melchiorre Bega progettò l’edificio in via Alserio 10 nel 1968 a uso uffici: un palazzo alto sette piani, dalla forma stretta e leggermente ricurva, in disuso dal 2015, con al suo interno sale riunioni, magazzini e autorimessa. L’intervento di Paolo Asti (fondatore di Asti Architetti) ha lavorato sulla trasformazione estetica dell’architettura in un edificio residenziale, disegnando facciate dalle linee morbide e fluide dove gli spazi outdoor che caratterizzano i nuovi prospetti, accentuano le linee curve e donando leggerezza al corpo edilizio, in una successione ritmata di pieni e vuoti: un progetto che si integra plasmando la sua forma nel contesto così come  gli oltre 70 interventi in città realizzati in soli 17 anni di attività.

Poter trasformare per pezzi Milano, la città dove sono nato, nel tentativo di migliorarla, è sempre stata la molla principale della mia attività di architetto e il caso dello studio dell’edificio di via Alserio che, per dimensione e localizzazione, è equiparabile ad un intero isolato, ha rappresentato una sfida speciale. Oltre alla usuale componente tecnica e compositiva, ho dovuto metterci una forte dose di umanità per riuscire a trasmettere alle facciate il senso di pace, protezione, bellezza ed equilibrio che la propria casa deve avere… prima ancora di varcarne la soglia di ingresso. Per ottenere questo sogno ambizioso, ho attinto a piene mani agli strumenti del mio mestiere: terrazzi, verde, giochi di luce e volumi, alternarsi di materiali nobili, equilibrio distributivo. Il tutto nella convinzione che un sapiente mix di questi elementi avrebbe creato un edificio composto da parti pubbliche (facciate) e private (interni e giardini), che fosse contemporaneamente parte importante della città e nido dei singoli.” Racconta Paolo Asti.

Il concept del progetto per il lotto inserito ad angolo tra via Alserio e via Cola Montano nel quartiere Isola, ha origine dunque dall’operazione di conversione dell’edificio preesistente destinato a terziario, del quale ha mantenuto invariati il perimetro e la struttura portante. L’edificio principale prospiciente via Cola Montano si eleva per nove piani fuori terra ed è collegato tramite il vano delle scale centrali a un corpo di fabbrica alto tre piani; entrambi erano destinati a uffici. L’edificio isolato ad ovest, sulla via Alserio, si compone di un piano fuori terra ed era destinato a residenza come abitazione del custode.

L’edificio conserva l’impostazione planimetrica originaria, ovvero viene lasciata identica la sagoma, alla quale, nel corpo principale più alto, viene aggiunta sui piani, dal primo alla copertura, una struttura per la realizzazione dei balconi. Anche i corpi scala esistenti di distribuzione ai piani, che nascono come elementi principali di disegno nella facciata esistente, non sono stati modificati nella operazione di restyling. Mentre, la superficie interna è stata poi ridistribuita in funzione del cambio di destinazione d’uso, dall’ utilizzo ad uffici a quello residenziale

La facciata principale originaria del corpo più alto denunciava apertamente la destinazione aduffici, poiché presentava una sequenza seriale delle superfici vetrate scandite dai pilastrini e dalle lesene dei corpi delle scale, inserite in una maglia regolare che enfatizzava la scansione verticale dell’immobile. I corpi bassi, sia quello a uso uffici sia quello a destinazione residenziale, denotavano invece una scansione orizzontale della facciata, attraverso l’utilizzo delle finestrature a nastro. Dunque, compatta e semplice, di matrice tipicamente a uffici, la facciata è stata invece interamente rielaborata tramite l’introduzione di pochi elementi strutturali, i terrazzi, ma di grande impatto costruttivo e decorativo.

“L’intervento sulla facciata dell’immobile è di cosmesi architettonica, al fine di trasformare laripetitività e rigidità tipiche della funzione ad uffici in irregolarità e “morbidità” tipiche dell’usoresidenziale. La sequenza delle bucature, in funzione della distribuzione interna del layout con funzione residenziale, è diventata meno fitta e disomogenea al fine di rompere l’effetto statico della facciata. Il sistema dei pilastri cielo terra della facciata esistente, che dal piano terra svettano fino alla copertura, viene intercettato dalla cornice dei balconi.”

Spiega Paolo Asti.

Insieme alla nuova serramentistica e alla cappottatura energetica, Asti Architetti ha dato vita a un sistema dichiaratamente residenziale. Il richiamo alle linee tondeggianti in pianta dell’edificio originario è diventato il leitmotiv del nuovo immobile residenziale, tramite l’utilizzo di terrazzi curvi in ogni loro parte. Le nuove facciate sono state pensate per migliorare notevolmente le prestazioni energetiche del fabbricato assicurando elevate prestazioni di isolamento termico e acustico.

Anche il corpo basso e quello separato della “casa del custode” è stato reinterpretato con gli stessielementi di disegno della facciata principale. La facciata con finestre a nastro è stata infatti aperta con ampie superfici vetrate e con pannellature in legno.

In tutti i corpi i balconi hanno parapetti in bacchette di ferro mentre i marcapiani sono stati demarcati da carter in lamiere color bianco, a mantenimento dello stesso colore dei corpi scala.I colori di riferimento sono le varie tonalità del grigio, del bianco e del legno al fine di rendere l’immobile elegante ed eterogeneo.

Lo studio compositivo degli spazi interni ha privilegiato invece la presenza di appartamenti ampi e piacevoli da vivere, provvisti di terrazze. La scelta dei materiali ribadisce la forte personalità della residenza e il suo stretto legame con la natura, che trova espressione nei pavimenti, nei soffitti e nei rivestimenti  ad effetto naturale. Al piano terra della residenza sono stati studiati una serie di spazi accessori a partire dalla hall, che comprende una reception e uno spazio delivery dedicato allo stoccaggio degli acquisti dei condomini, comprensivo di armadi accessibili tramite badge. Sono state inoltre create molteplici aree polifunzionali, aree gioco, per il coworking e per il benessere della persona (fitness area), che potrà godere anche di una suggestiva zona verde, progettata nel dettaglio e arricchita da diversi alberi ed essenze arboree.

Dunque dopo 40 anni l’edificio per uffici di Bega torna a vivere grazie al complesso residenziale AlseriO10 progettato dall’architetto Paolo Asti con una riqualificazione che segue la profonda trasformazione in atto nel quartiere Isola, inserito all’interno del progetto di Porta Nuova.

Scheda tecnica

Via Alserio 10, Milano

  • Complesso residenziale costituito da 66appartamenti + 4 duplex
  • Proprietà: Savills Investment Management SGR S.p.A. – C5 Investment Fund
  • Investor Advisor: Kervis Asset Management S.p.A.
  • Progetto architettonico e direzione lavori: Asti Architetti